martedì 27 novembre 2007 , di Il Mattino di Padova
Nessun «bonus» alle coppie di fatto: il Partito democratico ferma la sinistra sulle case pubbliche. E’ stata «infuocata» la discussione di ieri sera in consiglio comunale sui criteri per il nuovo bando di assegnazione di alloggi Erp. E se il centrodestra fa muro in difesa della famiglia tradizionale, la spaccatura è tutta dall’altra parte. Pd e sinistra si fronteggiano, con socialisti e Intesa Veneta su posizioni altalenanti. Dopo aver contingentato i tempi per superare l’ostruzionismo dell’opposizione, il dibattito si fa acceso sui criteri per i «bonus» nelle graduatorie. Più punti a precari, separati, anziani, disabili e giovani coppie.
Il voto finale arriva a tarda notte. Preceduto da un pesante battibecco fra il sindaco Zanonato e Mariella Mazzetto della Lega. A un certo punto lui, interrotto dalla leghista, è sbottato: «Vai a pascolare maiali». E lei di rimando: «Se vuoi ti porto al pascolo». E lui ancora: «Sei un’ignobile razzista».
L’emendamento presentato da Alessandro Zan e Giuliana Beltrame fin dall’inizio sembra destinato a breve vita. Estendere anche alle coppie di fatto, etero e omosessuali, i punti «bonus» in graduatoria previsti per le coppie di fatto non convince il Pd. «Vorrebbe dirle inserire i conviventi tra le categorie portatrici di un disagio - spiega il consigliere e deputato del Pd, Alessandro Naccarato - Non credo che i diritti si rivendichino con le graduatorie Erp».
Il niet dei «democratici» irrita un deluso Zan: «Siamo di fronte a un’ondata di clericalismo preoccupante - sottolinea - E il Pd ha di fatto abdicato a tutte le battaglie fatte insieme. E forse anche a quell’anima socialdemocratica che proveniva dai Ds». Sul dibattito ha pesato la questione di legittimità dell’emendamento che, per alcuni, contrasterebbe con le norme regionali e sarebbe quindi inammissibile.
Questo ha reso complessa la posizione di socialisti e «Intesa veneta». «Credo che allargare i diritti non voglia dire sottrarli a qualcun altro - spiega Carlo Covi - Dobbiamo essere capaci di garantire tutela alle famiglie tradizionali e contemporaneamente allargare lo sguardo alla nuova società». Decisi i Verdi: «Siamo per l’eliminazione di qualsiasi discriminazione tra coppie sposate e coppie non sposate». I socialisti presentano i loro emendamenti: «Punti alle coppie di fatto, qualcuno in più se hanno figli», spiega il capogruppo Salvatore Italiano.
L’azione del Pd va invece in direzione di una maggiore tutela della famiglia tradizione: i punti «bonus» ai giovani sposi sono stati portati da 5 a 6. Respinta anche la mozione sospensiva presentata dal centrodestra: 20 voti contrari e 13 a favore. Il voto arriva tardi.