Giorno 17, le istituzioni mi lasciano morire di fame, tutto tace.

Savona mercoledì 20 gennaio 2010

Per conoscenza

Al Parlamento Europeo

Al Parlamento Italiano

Agli organi di stampa internazionali


Giorno 17, le istituzioni mi lasciano morire di fame, tutto tace.

Questa mattina alle ore 10 ha aperto la seduta della Camera dei Deputati l’Onorevole Anna Paola Concia parlando di diritti, nello specifico caso che non è solo di Manuel e Francesco che tra l’indifferenza delle istituzioni ARRIVATI AL 17° GIORNO, continuano con grande determinazione questa importante lotta di civiltà che vede UNA GRANDISSIMA ADESIONE del popolo italiano, e non mi riferisco solamente agli omosessuali, ma anche alle loro famiglie che scrivono sul gruppo della Concia dopo il suo intervento alla Camera “Grazie Paola per quello che stai facendo per i nostri figli” .

Ieri il Parlamento Europeo già dalle prime ore del mattino è stato letteralmente sommerso dalle mail dei cittadini italiani indignati da ciò che sta accadendo, la notizia mi è stata comunicata telefonicamente da Niccolò Rinaldi “Deputato al Parlamento europeo Vice Presidente del Gruppo ADLE - Alleanza dei liberali e democratici per l'Europa Capo delegazione dell'Italia dei Valori”

che per la seconda volta sta facendo con noi lo sciopero della fame (36 ore) insieme ad altri parlamentari e in una mail commenta così “Per quanto simbolico e piccolo, lo sciopero della fame resta uno strumento non violento che almeno servirà a esprimere indignazione e solidarietà.” .

Tra domenica e lunedì gli italiani hanno sommerso di appelli anche il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano inviando tramite il sito della Presidenza della Repubblica moltissime mail chiedendo di intervenire.

Questa mattina tramite il blog delle associazioni italiane ho chiesto di scendere in piazza, uniti davanti a tutte le prefetture d’Italia, questa proposta è nata come richiesta di tutti coloro che seguono questa vicenda, che vivono il mio sciopero come il loro, e vivono l’umiliazione delle istituzioni italiane come la mia, perche il nostro governo ha ampliamente dimostrato al popolo italiano che di noi NON INTERESSA NULLA.


Di seguito la mia personale indignazione esposta ieri al Parlamento Europeo.

A tutti i signori deputati del Parlamento Europeo.

Savona: 20/01/2010

Lo scrivente: Zanardi Francesco

Oggetto: L’Italia “Paese del terzo mondo” fuori dall’Europa.

Signori Deputati e Parlamentari Europei, a voi mi rivolgo oggi per segnalare la situazione dell’Italia, una situazione gravissima che denuncia la povertà di valori della classe politica italiana, non solo la attuale, cosi povera che nemmeno più in grado di tutelare i propri figli e che non può avere la pretesa di tutelare i propri cittadini.
Mi chiamo Francesco Zanardi l’omosessuale di Savona che con il suo compagno è in sciopero della fame da sedici giorni sepolto nell’assordante silenzio delle istituzioni italiane.

La protesta mia, e del mio compagno parte proprio da Montecitorio il 4 gennaio 2010 grazie all’aiuto dell’Associazione Radicale Certi Diritti con la totale assenza e nel totale disinteresse delle istituzioni italiane che ne erano al corrente dal giorno 3 dello scorso dicembre.

Due dei primi parlamentari che intervengono da subito sono l’Onorevole Donatella Poretti e l’Onorevole Anna Paola Concia che però, malgrado si tratti di un problema sociale che affligge non solo milioni di italiani ma anche l’intera Comunità Europea, si trova immediatamente censurata, in tutte le direzioni. I primi a censurarla gli organi di stampa che arrivano addirittura al punto di chiedere la firma di un parlamentare di destra per pubblicare un suo articolo, impiega dieci giorni per riuscire a pubblicare il primo.

In questi sedici giorni molti parlamentari si sono mossi, altri invece no, forse immuni dall’avere figli omosessuali, le associazioni si sono mosse, nello stupore degli associati che da anni non vedevano un così forte gioco di squadra, il popolo GLBT italiano si sta movendo e lo vedete dall’assalto che mi è stato già confermato proprio da Bruxelles nelle prime ore della mattina, si stanno movendo da mesi in tutta Italia i genitori, i fratelli e le sorelle, gli amici.

Ma le istituzioni che fine hanno fatto? Per ora pare non esistano, abbiamo scritto più volte a tutto il parlamento italiano, al Presidente Giorgio Napolitano testimone della situazione italiana perché anche lui sommerso dalle mail dei cittadini. A quanto pare però impossibilitato come troppi a pronunciarsi.

Anche L’Onorevole Anna Paola Concia ha scritto a tutti i parlamentari e ai presidenti di tutti i gruppi parlamentari.

Signori, questa è la situazione che credo di potervi proporre a nome di milioni di cittadini italiani, vi chiedo di intervenire al più presto per mettere fine al silenzio del governo e al mio sciopero della fame.

Cordialmente Zanardi Francesco, cittadino Europeo.

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