Lettera aperta alle istituzioni Italiane

Savona domenica 7 febbraio 2010
Gli sciventi : Francesco Zanardi
Manuel Incorvaia

Al Presidente della Repubblica Italiana
Al presidente del Consiglio
Al Presidente del Senato
Al Presidente della Camera
A tutto il Parlamento Italiano.

Per conoscenza:
A tutti i Cittadini Italiani
Ai paesi membri Dell’Unione Europea
Al Parlamento Europeo sotto forma di denuncia chiedendo che intervenga
Alle ambasciate italiane in Spagna
Alle ambasciate spagnole in Italia

Signori Presidenti, Onorevoli Parlamentari,
sono Francesco Zanardi, il cittadino italiano che ha fatto uno sciopero della fame di dialogo a voi rivolto, durato 35 giorni, nel vostro più totale disinteresse. Sono un cittadino che avreste tranquillamente lasciato morire di fame, così come fate morire di speranze tutti gli altri cittadini italiani che attendono un vostro segnale riguardo la conquista di leggi di civiltà per le coppie lesbiche e gay.

Le associazioni italiane che rappresentano molte persone vi hanno scritto, ma non le avete degnate di alcuna risposta, neppure ai singoli cittadini italiani che si sono mobilitati per sostenerci in questa lotta nonviolenta.

Avete ignorato persino il richiamo dello scorso 22 gennaio proveniente dall'Unione Europea che ha già approvato e sostenuto molte delle leggi di civiltà per estendere i diritti a chi non ne ha che in Italia non vengono approvate.

Ci sono corsi in aiuto non solo i rappresentanti della comunità GLBT ma anche molte famiglie di persone gay. Il vostro atteggiamento equivale ad una continua violenza che occorre superare e che non esiste più in tutta Europa. Gli unici parlamentari che hanno risposto alle nostre richieste sono stati Ignazio Marino, Donatella Poretti e Anna Paola Concia. Solo tre su circa 1000 tra Deputati e Senatori eletti dal Popolo Italiano, parlamentari che dovrebbero tutelarci. In percentuale ha risposto lo 0,03 % degli eletti, un dato incredibile.

Girando in questi giorni per Roma ho visto i vostri candidati. Ma con quale coraggio e coerenza politica chiedete ai cittadini di votare per quei candidati? Proprio voi che non ci avete nemmeno degnati di una risposta?

Confido nel buon senso del popolo italiano e questo nonostante vi ostiniate, a parte alcune rare eccezioni, a escluderli. da molti dei diritti che invece in molti altri paesi del mondo sono garantiti. Qui di seguito c'è il link di una importante agenzia di stampa internazionale, la Reuters, che parla della nostra iniziativa e che certamente non mette in bella luce l'Italia:

http://it.reuters.com/article/entertainmentNews/idITMIE6140QG20100205

Il nostro Ministro per le Pari Opportunità, che sarebbe dovuto essere il primo a scendere in nostra difesa, non lo abbiamo mai sentito, neppure le associazioni hanno avuto questo onore! Ho visto una sua intervista, in occasione dell'ultimo Gay Pride nella quale dice di essere d’accordo con la Chiesa contro i diritti per i Gay, dice che Roma è la capitale della cristianità! Bisognerebbe che qualcuno ricordasse al nostro Ministro per le Pari Opportunità che Roma è la Capitale della Repubblica Italiana e che il Vaticano è un piccolo Stato estero che non può indicare quali sono le leggi che l'Italia deve o non deve approvare. Speriamo che non tutti crediate davvero questo e che ci lasciate con un pò di speranza. Ce lo chiede l'Europa con il Trattato di Lisbona e voi non potete continuare a far finta di niente.

Spero riflettiate su questa mia lettera, i diritti civili che chiediamo servono a tutelare anche i vostri elettori, amici, parenti e conoscenti, non certo solo noi!

Un’altra volta ancora ci fate vergognare davanti all’Euoropa, al mondo intero, di essere Cittadini Italiani.
Cordialmente.

Francesco Zanardi
Manuel Incorvaia.

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